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SCP-4158 al momento della scoperta.
Name: Big Charlie La Grande Mucca
Author: Tyler Light
Rating: 1/1
Created at: Mon Jun 12 2023
Oggetto #: SCP-4158
Classe dell’Oggetto: Euclid
Procedure Speciali di Contenimento
SCP-4158 deve essere contenuto in una cella di 8 metri per 10 nella zona di alto contenimento. La cella deve essere munita di una mangiatoia di 5 metri posta sul muro est. SCP-4158 deve essere tosato della sua massa in eccesso e la sua cella deve essere pulita una volta a settimana, a meno che non si stia conducendo un test. Devono essere utilizzati dei raggi X su SCP-4158 prima e dopo la tosatura. La carne risultante deve essere incenerita. SCP-4158 deve essere nutrito con una dieta a base di manzo crudo, paglia, legno e mattoni. Il monitoraggio costante non è necessario, tuttavia SCP-4158 deve essere controllato per un minimo di tre volte al giorno. In uno scenario in cui la crescita non può essere regolata, la classe dell’oggetto andrà rivalutata.
Descrizione
SCP-4158 è una creatura simile a un bovino, alta 3,4 metri e lunga 5 al tempo della scrittura. La sua pelle è sottile, appare traslucida e si strappa facilmente. SCP-4158 è parzialmente cieco e ha un cranio bulboso, privo delle caratteristiche di un bovino, con cui condivide una presunta discendenza. SCP-4158 è senziente e docile, non riconoscendo il personale durante la nutrizione o la pulizia della sua cella. SCP-4158 non produce escrementi.
SCP-4158 cresce costantemente di dimensioni e peso. Per questo, la massa in eccesso deve essere tosata ogni settimana. I test hanno mostrato che limitare la dieta di SCP-4158 non ne limita la crescita. Altri test hanno mostrato che ogni porzione di carne rimossa da SCP-4158 non presenta la stessa crescita costante. La carne prodotta da SCP-4158 è di tipo USDA e non ha mostrato proprietà anomale. Nonostante ciò, la carne risultante deve essere incenerita come misura precauzionale.
Quando a SCP-4158 non viene tosata la massa in eccesso, iniziano a formarsi nuove parti del corpo, inclusi arti, genitali e in rari casi, organi. L’anatomia e il piazzamento di escrescenze esteriori sono apparentemente casuali. Al suo massimo, SCP-4158 ha raggiunto l’altezza di 8,5 metri e la lunghezza di 9,8 metri, dotato di sette zampe, quattro stomaci, due peni, cinque testicoli e tre lingue prima che la Fondazione non permettesse un’ulteriore crescita. I test sono stati fermati dopo che SCP-4158 ha iniziato a mostrare l’evidenza di generazione di tessuto neurale.
SCP-4158 è stato trovato a Crewdson, in Indiana, la mattina del 16 Dicembre 2004. Molteplici residenti avevano chiamato la protezione animali a causa di una grande mucca con la rabbia che vagava per l’Highway 17. Sono stati inviati due agenti della protezione animali ad investigare i rapporti. Al momento della scoperta di SCP-4158, gli agenti della protezione animali hanno contattato il dipartimento di polizia locale alle 09:39. Un impianto della Fondazione ha contattato il Sito-64 per inviare degli Specialisti del Contenimento per trasportarlo. Sono stati somministrati degli amnesici di Classe A agli agenti della protezione animali ed il caso è stato chiuso, riportandolo come una mucca con la rabbia che era stata abbattuta sul posto.
SCP-4158 è stato trasportato al Sito-64 alle ore 12:46 senza resistenza da parte di SCP-4158. Gli Specialisti del Contenimento hanno tracciato l’origine di SCP-4158 al mattatoio Butcher’s Block dove un impiegato, Barney Mossman, e il direttore, Jeff Fine, sono stati trovati e presi in custodia dalla Fondazione. Un altro impiegato, Rory Gildson, è stato trovato più tardi nella sua residenza a ███ ████ ██████ dopo essersi dichiarato malato quel giorno.
Tutte e tre le persone sono state portate al Sito-64 per essere interrogate.
Registri Interrogatorio
Intervistato: Barney Mossman
Intervistatore: Dr. Reeves<Inizio Log, 17 Dicembre 2004, 14:47>
Intervistatore: Il suo nome è Barney Mossman, corretto?
Barney Mossman scuote la testa come conferma
Intervistatore: Mostrate nella registrazione che il sgr. Mossman ha annuito con la testa.
Barney Mossman: Dai amico, perché sono qui?
Intervistatore: Sgr. Mossman, sono sicuro che gli sia stato detto, lei è qui per rispondere a delle domande riguardo alla grande creatura bovina che apparentemente appartiene al suo impiegato.
Barney Mossman: Intendi Big Charlie?
Intervistatore: È il nome del bovino o del suo impiegato?
Barney Mossman: Della mucca. Non l’ho scelto io, aveva già un nome quando ho iniziato a lavorare lì un paio d’anni fa.
Intervistatore: Quindi non ne conosce l’origine?
Barney Mossman: No amico, non so niente.
Intervistatore: Niente di niente?
Barney Mossman: Beh intendo, tutto ciò che so è che lo nutriamo con la paglia, ma mangia qualunque cosa abbia intorno, come legno e mattoni, e talvolta le altre mucche.
Intervistatore: Da quanto tempo avete la creatura?
Barney Mossman: Te l’ho detto amico, non lo so. Ho lavorato lì per 4 anni e loro ce l’avevano già quando ho iniziato a lavorare. Mi hanno detto di non parlarne a nessuno.
Intervistatore: Interessante, allora perché lo avete tenuto in vita e non lo avete abbattuto?
Barney Mossman: Non ne ho la minima idea amico, ho sempre solo nutrito quella dannata cosa, non me l’hanno mai detto.
Intervistatore: Va bene. Allora c’è qualcos’altro che può dirmi?
Barney Mossman: No. Non riuscivo quasi mai a vederlo, qualche volta gli riempivo solo il recinto di paglia. Non è del mio dipartimento, io sono il custode.
Intervistatore: Okay. Allora dov’era lei quando la creatura è scappata dal suo impiegato?
Barney Mossman: Ero a casa perché era sera.
Intervistatore: E cosa stava facendo?
Barney Mossman: Beh, sono stato al computer fino alle 11 circa, poi sono andato a dormire. E basta. Potete vedere la mia cronologia di Internet, giuro che ero lì.
Intervistatore: E cosa è successo la mattina dopo quando è tornato a lavoro e lui non c’era?
Barney Mossman: Ero in ritardo quella mattina perché la notte prima sono rimasto sveglio fino a tardi. Il sgr. Fine era fottutamente impazzito, diceva che o io o Rory lo avevamo venduto ai “nostri competitori”, che sono abbastanza sicuro che non esistano visto che siamo gli unici in tipo un migliaio di miglia.
Intervistatore: Sa in che modo avrebbe potuto scappare?
Barney Mossman: Impossibile amico, il recinto in cui era è il più robusto che abbia mai visto in vita mia, solo qualcuno con le chiavi avrebbe potuto aprirlo.
Intervistatore: Pensa che Rory Gildson o Jeff Fine avrebbero potuto venderlo o qualcosa del genere?
Barney Mossman: Impossibile amico, quei due amano quella creatura. Rory la trattava come se fosse suo figlio o qualcosa del genere, e il sgr. Fine non l’avrebbe mai fatto.
Intervistatore: Elabori perché il sgr. Fine non l’avrebbe fatto.
Barney Mossman: Non lo so amico, lui tratta quella creatura come un idolo o qualcosa del genere. Come ho detto, loro non mi hanno mai detto perché l’hanno tenuto quindi non so proprio perché, ma so che non lo farebbe mai.
Intervistatore: Rory Gildson lo saprebbe?
Barney Mossman: Probabilmente. Se vuoi sapere qualcosa riguardo a Big Charlie, chiedi a lui. Io lo nutro e basta, ma Rory lo lava, gli fa i controlli e altro.
Intervistatore: Va bene, sgr. Mossman, credo che se questo è tutto ciò che può dirci, allora qui abbiamo terminato.
<Fine Log, 17 Dicembre 2004, 15:22>
Intervistato: Rory Gildson
Intervistatore: Dr. Reeves
<Inizio Log, 17 Dicembre 2004, 22:00>
Intervistatore: Il suo nome è Rory Gildson, corretto?
Rory Gildson: È corretto.
Intervistatore: Okay. Iniziamo l’interrogatorio.
Rory Gildson: Okay.
Intervistatore: Dunque cosa può dirmi riguardo la mucca?
Rory Gildson: Beh, cosa vuole sapere?
Intervistatore: Partiamo dal principio: cos’era quella creatura?
Rory Gildson: Beh, la conosco a malapena io stesso. Abbiamo comprato una mucca incinta da qualcuno, tipo due per il prezzo di una, e un giorno il vitello è caduto dalla mamma. Come se avesse squarciato il suo torso. Non aveva il cordone ombelicale e non si muoveva, quindi abbiamo pensato che fosse morto. Sembrava anche fottutamente disgustoso. L’abbiamo trascinato via ma la mattina dopo a un certo punto si è svegliato e ha provato a entrare nel fienile. Abbiamo pensato "Questo piccoletto è fottuto, forse qualcuno vorrà comprarlo per qualche studio scientifico o spettacolo da baraccone" così l’abbiamo portato dentro.
Intervistatore: Quanto tempo fa è successo?
Rory Gildson: È stato nove anni fa. Abbiamo provato a liberarci di lui pubblicando un annuncio sui giornali locali ma—
Intervistatore: Aspetti, un annuncio riguardo la vendita della creatura?
Rory Gildson: Si.
Nota dell’editore: L’annuncio è stato redatto con successo da tutte le registrazioni pubbliche
Intervistatore: Okay, continui.
Rory Gildson: Cosa?
Intervistatore: Nulla, continui.
Rory Gildson: Va bene. Beh, abbiamo pubblicato l’annuncio ma nessuno ha abboccato, così abbiamo deciso che era solo uno spreco tenerlo, e probabilmente non sarebbe stata una buona idea abbandonarlo nella natura, perché non sapevamo cosa fosse, e farlo avrebbe potuto fottere l’ecosistema o qualcosa del genere, così abbiamo deciso di porre fine alle sue sofferenze. Quindi abbiamo preso una pistola per il bestiame e l’abbiamo posizionata proprio in mezzo ai suoi piccoli cazzo di occhi, e abbiamo premuto il grilletto. C’è stato un “tonfo”, ma non è successo niente.
Intervistatore: E siete sicuri che l’arma non fosse compromessa in qualche modo?
Rory Gildson: Certo. E quando ci abbiamo provato di nuovo la pistola ha finito per rompersi. Quindi abbiamo deciso di provare a tagliargli la gola e a lasciarlo lì, ma quasi non sanguinava. Poi abbiamo provato a tagliargli completamente la gola ma sembrava che non lo influenzasse più di tanto. Abbiamo deciso di provare a macellarlo proprio lì dove stava, ma non ha neanche reagito. Quando avevamo finito lui era praticamente uno scheletro. Abbiamo deciso di ricavare qualcosa da questo acquisto così abbiamo impacchettato la carne con il resto sperando che nessuno se ne accorgesse.
Intervistatore: Come sapevate che la carne non era tossica o qualcosa del genere?
Rory Gildson: Non lo sapevamo. Ma un paio di giorni dopo abbiamo realizzato che gli era ricresciuto gran parte di quello che gli avevamo tagliato. Ne abbiamo tagliata altra, poi l’abbiamo provata noi stessi. Non aveva un sapore diverso dalla carne normale. Era come un miracolo. Una mucca che mangia qualsiasi cosa abbia davanti e produce carne infinita. Ovviamente, abbiamo ancora altre mucche giusto per mostrarle, così la gente non si chiede da dove venga la nostra carne, ma a loro non piace Big Charlie. Se si avvicinano troppo e Charlie diventa troppo affamato, li mangerà. Ma a noi non importa molto, produrrà abbastanza carne da coprirli entrambi.
Intervistatore: Affascinante. C’è qualcos’altro che può dirmi?
Rory Gildson: È sterile.
Intervistatore: Okay. C’è qualcos’altro?
Rory Gildson: Non proprio, Questo è tutto ciò che c’è da dire. Ma non potete prendercelo, lui è di nostra proprietà, anche perché è l’unica ragione per cui abbiamo un lavoro e non potete legalmente portarcelo via.
Intervistatore: Naturalmente.
Rory Gildson: L’ho letto da qualche parte.
Intervistatore: Ha qualche idea sul come sia potuto scappare dal vostro possesso?
Rory Gildson: Impossibile. Barney chiude sempre bene, e quel recinto è il più forte che abbia mai visto, è impossibile che lui lo abbia rotto, e il sgr. Fine non avrebbe permesso che ciò accada.
Intervistatore: Davvero? Sa perché?
Rory Gildson: Beh, desumo perché lui provvede per noi, è la ragione per cui abbiamo un lavoro. Probabilmente è anche più di questo, penso che lo veda come il suo animale domestico o qualcosa del genere. Lui ama Big Charlie.
Intervistatore: Interessante. C’è qualcos’altro che vorrebbe dirmi?
Rory Gildson: Credo di no. Quando potrò rivedere Big Charlie?
Intervistatore: Non potrà. Grazie per la sua collaborazione, credo che abbiamo terminato qui.
<Fine Log, 17 Dicembre 2004, 00:29>
Intervistato: Jeff Fine
Intervistatore: Dr. Reeves
<Inizio Log, 18 Dicembre 2004, 00:15>
Intervistatore: Lei è Jeff Fine, è corretto?
Jeff Fine: Si.
Intervistatore: E lei è il proprietario del mattatoio Butcher’s Block?
Jeff Fine: Si.
Intervistatore: L’azienda di cui parlano i suoi impiegati ha ospitato e nutrito la creatura bovina?
Jeff Fine: Si.
Intervistatore: Può dirci di più a riguardo?
Jeff Fine: Ho comprato una mucca incinta da un tipo. Poi ha partorito. E quello era Big Charlie.
Intervistatore: So della nascita e del modo in cui ne tosavate la carne. C’è qualcos’altro che può dirmi?
Jeff Fine: Abbiamo provato a venderlo pensando che qualcuno avrebbe voluto studiarlo o qualcosa del genere, ma nessuno l’ha toccato. Ho detto ai ragazzi di abbatterlo, ma la pistola per il bestiame non gli ha nemmeno crepato il cranio. Così hanno provato a tagliarlo in pezzi lì dove stava. Dopo un paio di giorni, mentre stavamo aspettando che morisse, abbiamo notato che era ricresciuto, quindi abbiamo deciso di accettare questa benedizione.
Intervistatore: Okay. E cosa stava facendo la sera del 12 Dicembre 2004 quando la creatura è scappata?
Jeff Fine: Stavo solo pregando.
Intervistatore: Chi, quando e dove?
Jeff Fine: Perché hai bisogno di saperlo?
Intervistatore: Sgr. Fine, risponda alla domanda.
Jeff Fine: Stavo pregando Big Charlie.
Intervistatore: Oh?
Jeff Fine: L’ho fatto ogni sera da quando l’abbiamo ricevuto.
Intervistatore: E per quale motivo?
Jeff Fine: Hai sentito quello che hanno detto! Non prova dolore, non può essere ucciso, lui provvede per noi! È il nostro salvatore!
Intervistatore: Quindi perché ha pensato di pregarlo?
Jeff Fine: Ho sentito qualcosa quando gli stavo vicino. Potevo capire che voleva fare questo sacrificio per noi. Fin da quando ha provato ad entrare nel recinto dopo che l’avevamo buttato fuori come bastardi senza cuore, sapevo che si preoccupava per noi.
Intervistatore: E come lo prega?
Jeff Fine: Beh, apro il suo recinto, mi tolgo i vestiti in modo da essere puro dinanzi a lui, mi abbasso e ricevo le sue benedizioni.
Intervistatore: E come lo fa?
Jeff Fine: Bevo il suo sangue. Lui non ne ha bisogno, ma il suo cuore pompa e produce sangue per noi.
Intervistatore: E per quale motivo non ne ha mai parlato ai suoi amici?
Jeff Fine: So che a Charlie non piacerebbero. Ho visto come reagisce quando loro sono vicini a lui rispetto a me. Lui comunque provvede per loro, ma io sono l’unico a cui è permesso ricevere le sue personali benedizioni.
Intervistatore: E quindi questa volta le è corso davanti ed è scappato?
Jeff Fine: Si. Ma non sarebbe scappato e basta, deve aver avuto un obiettivo.
Intervistatore: Ha mai mostrato segni di questo tipo di comportamento prima d’ora?
Jeff Fine: No, per nulla. Non so perché l’abbia fatto, ma deve esserci un motivo. Non possiamo sapere tutti ciò che stanno pensando quelli che sono più sapienti di noi.
Intervistatore: E queste preghiere hanno funzionato per lei?
Jeff Fine: Big Charlie non risponde a tutte le preghiere, volente o nolente. Lui sa cosa è meglio per noi.
Intervistatore: Quindi è un no?
Jeff Fine: Come ti permetti di dubitare di Big Charlie! Lui sa cos’è meglio per tutti noi! Io qui ho finito! Non ho bisogno di continuare a rispondere a delle domande del genere!
Intervistatore: Hey, qui non avremo finito finché non lo dirò io. Si risieda.
Jeff Fine: Fatemi uscire! Devo vedere Big Charlie! Ho bisogno di vedere se sta bene!
Intervistatore: Sgr. Fine, si sieda!
Jeff Fine cerca di ribaltare il tavolo per l’interrogatorio
Jeff Fine viene sparato con un dardo tranquillante dalla guardia di sicurezza in servizio
Intervistatore: Dannazione. Fine log.
<Fine Log, 18 Dicembre 2004, 01:34>